I sensori di ossigeno allo stato solido che operano su tecnologie ottiche hanno superato le celle a combustibile elettro-galvaniche praticamente in ogni aspetto. Le celle a combustibile elettro-galvaniche una volta erano il punto di riferimento per le tecnologie di rilevamento dell'ossigeno.
Questi sensori di ossigeno funzionano come una batteria utilizzando un elettrolita sacrificabile che è reattivo con l'ossigeno. Tuttavia, la precisione dei sensori di ossigeno elettro-galvanici è stata ripetutamente messa in discussione.
La loro sensibilità incrociata con altri gas e il tasso di esaurimento delle sostanze chimiche utilizzate all'interno dipendono dai livelli di concentrazione del gas target.
In questo post del blog, esploreremo quattro dei principali vantaggi dei sensori di ossigeno allo stato solido in modo più dettagliato.
Generalmente, i sensori di ossigeno allo stato solido sono competitivi in termini di costi rispetto ai sensori elettrochimici. C'è un malinteso comune che la tecnologia richiede un investimento iniziale maggiore rispetto alle celle elettro-galvaniche, ma questo è raramente il caso. La tecnologia non esauribile dei sensori ottici di ossigeno a stato solido può fornire un risparmio apprezzabile sui costi a lungo termine, pur fornendo ulteriori vantaggi chiave rispetto alle celle elettro-galvaniche.
I sensori elettrochimici sono sensibili alla temperatura e quindi richiedono una compensazione esterna, utilizzando metodi hardware o software. LuminOx contiene sensori di temperatura e pressione integrati e può funzionare sotto il punto di congelamento. Non solo LuminOx misura e compensa la temperatura, ma la sua interfaccia di comunicazione a due fili permette di misurare e trasmettere la temperatura e la pressione del gas.
Uno dei principali svantaggi dei sensori di ossigeno elettrochimici è la natura impoverente con cui operano. Le tecnologie ottiche sono tipicamente basate su tecniche non esauribili come il quenching della fluorescenza, che utilizza un colorante fluorescente sensibile all'ossigeno che viene eccitato con una luce pulsata. Questa fluorescenza viene rilevata e il tasso di decadimento della fluorescenza nel tempo viene misurato in funzione della ppO2.
I sensori di ossigeno allo stato solido LuminOx della gamma di sensori di ossigeno SST possono rimanere in servizio per più di 5 anni, fornendo prestazioni elevate e misure di ossigeno estremamente affidabili a lungo termine.
I sensori elettrochimici sono generalmente dotati di una lista di gas sensibili incrociati che influenzano la lettura dell'ossigeno e quindi aumentano o diminuiscono la corrente di uscita. I sensori ottici di ossigeno a stato solido hanno una sensibilità incrociata minima con altri gas poiché la luminescenza/fluorescenza che si spegne con l'ossigeno è altamente selettiva per le molecole di ossigeno.
Process Sensing Technologies è specializzata in soluzioni di rilevamento di gas e sensori di ossigeno all'avanguardia per applicazioni industriali. Forniamo sia sensori di ossigeno all'ossido di zirconio che sensori di ossigeno ottici che funzionano sul principio del quenching della fluorescenza.
Inoltre, la gamma LuminOx di sensori ottici di ossigeno della PST è conforme alle norme RoHS e REACH e quindi non utilizza piombo o altri materiali pericolosi durante la produzione.
Se desiderate maggiori informazioni sui nostri sensori di ossigeno, non esitate a contattarci direttamente.
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